Fra Carlo di S. Pasquale

Terziario alcantarino - Cusano Mutri (BN)

1818 • 1878

 

Note Biografiche

 

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Fra Carlo di S. Pasquale, al secolo Giuseppe Vitelli, nasce in Cusano Mutri il 16 marzo 1818 da Donato e Cristina Mongello, entra “per farsi santo” nel convento dei Frati Minori Osservanti di Sepino nel 1837, ove viene accolto in qualità di novizio non sacerdote.
Dopo qualche anno, desideroso di una vita di penitenza più austera, avendo letto la vita di S. Pietro d'Alcantara e di S. Pasquale Baylon, chiede ed ottiene di entrare nel convento dei Frati Minori Alcantarini di S. Maria Occorrevole in Piedimonte Matese dove nella locale “Solitudine” molti frati santificano la loro vita nel silenzio, nel nascondimento, nella penitenza e nella rigida clausura. Al noviziato gli viene imposto il nome di Fr. Carlo di S. Pasquale, dal santo fratello spagnolo non sacerdote, amante dell'eucarestia e patrono dei congressi eucaristici, eredita così l'amore per il SS. Sacramento.
L'ubbidienza lo porta in vari conventi. Rimane per più tempo in Mirabella Eclano, paese dell'Irpinia, dove nel 1866 lo coglie la soppressione degli ordini religiosi con la chiusura dei conventi e la espulsione dei frati, i quali, privati del saio, sono costretti a ritornare in famiglia. La chiusura del convento di Mirabella e la cacciata dei frati incitarono gli animi alla ribellione contro le autorità comunali e provinciali. Il popolo non volle privarsi di fr. Carlo, da tutti ritenuto un santo frate. Ma Fr. Carlo per evitare che qualcuno si facesse del male nei tumulti e nelle liti, di notte abbandonò il convento di Mirabella rifugiandosi in Airola., dove si fermò per qualche mese nel convento della SS. Concezione fino alla sua chiusura.
Costretto a lasciare anche questo luogo, fece ritorno al paese nativo di Cusano Mutri, dove il santo vescovo di Cerreto Sannita, Mons. Luigi Sodo, servo di Dio, ed i sacerdoti locali gli permisero di dimorare nell'eremo di S. Maria delle Grazie, ubicato fuori le mura di Cusano. L'eremo divenne la dimora abituale di Fra Carlo, al quale fece compagnia anche Fr. Rocco. I due frati ricostituirono così una comunità, vivendo di lavoro, di questua e di carità verso i poveri.
Già in vita molti ottennero per la sua intercessione grazie e favori. Soleva dire: “Le grazie non le faccio io. Io le chiedo a S. Pasquale, Lui alla Madonna, la Madonna a Gesù; poi Gesù le concede alla Madonna, la Madonna a S. Pasquale, S. Pasquale a me ed io a voi”.
Fra Carlo di S. Pasquale morì in Cusano Mutri nell'eremo della Madonna delle Grazie il 16 marzo 1878 e ogni anno questa data è solennizzata in Cusano Mutri.
A distanza di 136 anni dalla morte (2014) la tomba del fratello laico alcantarino professo solenne, Fr. Carlo di S. Pasquale, nella chiesa della Madonna delle Grazie in Cusano Mutri, continua ad essere meta.

P. Domenico Tirone ofm